I TARLI, (Anobium punctatum, appartenenti alla famiglia dei coleotteri) sono dei piccoli insetti volanti, parliamo di pochi millimetri.
Sono responsabili di quei orifizi dalla forma tonda, talvolta presenti nei nostri mobili di legno o travi. Perché questo insetto si nutre proprio della polpa del legno.
Questa "simpatica" bestiola non ha preferenze legnifere per la sua dieta. Quindi attacca qualsiasi tipo di legno specialmente se grezzo o comunque con una superficie non trattata adeguatamente. Prediligono un ambiente caldo e umido ma anche tranquillo (preferiscono il silenzio).
Parliamo di quest'ultimo aspetto, perché sembra curioso ma il museo del Louvre a Parigi, ha risolto questa difficoltà posizionando strategicamente degli emettitori di rumore (chiamati metronomi perché probabilmente il funzionamento è simile). Il dubbio è: durante il giorno potrebbero anche essere una soluzione, ma la notte? Riuscireste a dormire con un metronomo acceso? Molto improbabile.
Quindi a livello casalingo serve una tattica diversa.
Come si capisce se ci sono dei tarli?
- Buchi tondi 1-2 mm, se sono nuovi si vede il legno all'interno più chiaro.
- Si trovano piccoli cumuli di polvere di legno in vicinanza dei fori.
- Si vedono volare per casa, vanno verso la luce. Quindi finestre e tende.
Come si eliminano i tarli?
Anche se ci sono ditte specializzate che usano tecniche innovative, come la saturazione di azoto o cambi di pressione per non nuocere alla salute. Il metodo fai da te prevede un insetticida chiamato semplicemente antitarlo.
Tuttavia oggi esistono alcuni antitarli a base d'acqua che sono meno nocivi per la salute.
Il trattamento antitarlo va eseguito quando vediamo buchi nuovi e la polvere di legno nei pressi dei fori.
Questo insetticida per funzionare in maniera ottimale, deve penetrare nel legno in profondità. Quindi se il legno è al naturale funziona sicuramente meglio, anche se i prodotti più moderni garantiscono una riuscita performante su legni trattati e verniciati senza danneggiare i colori dei nostri arredi.
Qual è la procedura ottimale per l'applicazione dell'antitarlo?
- Trovare un luogo spazioso e arieggiato.
- Prendere un telo di plastica grande, per poi avvolgere il mobile all'interno.
- Posizionare il mobile al centro del telo eliminando se possibile tutte le parti suppellettili.
- Indossare innanzitutto le protezioni (occhiali, mascherina e guanti).
- Se l'area è piccola si può trattare buco per buco, utilizzando una bomboletta di antitarlo spray solitamente dotata di una cannuccia, proprio per spruzzare nei pertugi.
- Se l'area è grande si deve trattare a pennello. Versando l'antitarlo liquido in un piatto di plastica e spennellando tutta la superficie interessata, facendo attenzione a far penetrare il liquido nei fori.
- Chiudere il telo di plastica intorno al mobile, e sigillarlo in modo da creare una sorta di "camera a gas", più giorni rimarrà chiuso migliore sarà il risultato. Da un minimo di 2-3 giorni fino a un mese.
- Se il mobile è troppo grande per questo procedimento, si può ripeterlo più volte a distanza di qualche giorno.
A questo punto dovreste trovare sul fondo del telo i parassiti morti.
Sperando di aver risolto il problema altrimenti va ripetuto il processo.
Qual è il periodo migliore per fare il trattamento?
In realtà non c'è un momento dell'anno specifico, quando ci sono i sintomi si interviene.
Spiegazione chiara e concisa. La permetrina è un insetticida molto efficace contro gli insetti ma non nocivo per l'uomo. Vorrei aggiungere che i prodotti a base di permetrina sono molti nel mercato, ma molti di loro hanno un odore molto penetrante che resta a lungo nel mobile. Per questo motivo non si può trattare mobili tappezzati. Cosa fare quando abbiamo i tarli dentro la tappezzeria? Ho finalmente trovato un prodotto che non lascia odori ne aloni persino nei mobili tappezzati http://artedelrestauro.it/prodotti-restauro/antitarlo-permetrina.html
RispondiEliminaSpero che il mio consiglio possa essere utile :)