Perché c’è un aereo nella rotonda di Lucca Est?

All’uscita Lucca Est dell’autostrada Firenze Mare (A11), o chi proviene da Pisa dalla SS12 in direzione Lucca centro, avrà sicuramente notato sulla sinistra, un aeromobile inclinato su un lato, color grigio/arancione con inserti neri, che poggia su una base di cemento al centro di una grande rotonda, all’inizio di Viale Europa.

Quanti si saranno chiesti cos’è quell’aeroplano? E perché lo hanno messo lì? Cosa rappresenta?

Ma questa curiosità non è molto semplice da soddisfare, in quanto il velivolo, a dire il vero un po’ malandato, è sì posizionato su un grande prato, ma come detto precedentemente si trova nel mezzo di un’importante “rotonda”, che altro non è che una parte dello svincolo dell’autostrada (Lucca Est). Non c’è un passaggio pedonale per poterlo raggiungere a piedi, per di più intorno a questa aiuola, c’è un fosso che lo circonda per il deflusso dell’acqua piovana, che bisogna attraversare per raggiungere l’aereo. Quest’ultimo è recintato da una ringhiera metallica, e provvisto anche di un impianto d’illuminazione, composto da alcuni fari per illuminarlo durante la notte. In pratica anche se vi è un cartello descrittivo dentro la recinzione, è un po’ pericoloso arrivarci vicino, bisogna fare molta attenzione perché le auto in quel tratto vanno alquanto veloci.

Probabilmente lo hanno fatto apposta, dopo averlo visto e presi da un inarrestabile curiosità, non potendolo verificare con i vostri occhi, siete obbligati a venire su questo blog a scoprire il “mistero dell’aereo di Lucca”.

Al di là degli scherzi, se a qualcuno non dovesse piacere, diciamo subito che non si tratta di un’opera d’arte e neanche di un vero monumento (non ha un valore artistico e storico), anche se viene indicato come tale. Più che altro è un tributo all’aviatore Carlo Del Prete.

Infatti, è un vero apparecchio e per la precisione un PIAGGIO-DUGLAS PD 808 GE. Va ricordato che il prototipo di questo velivolo si librò in aria per la prima volta il 29 agosto 1964, quindi Del Prete non lo conobbe mai, perché deceduto ben trentasei anni prima.

Prodotto dalla italiana Piaggio e la statunitense Douglas, questo modello fu impiegato per trasferimento persone, trasporti sanitari d’urgenza, per radio-misure elettroniche, e forse contromisure elettroniche, questo va specificato perché Del Prete era un pilota militare, e questo esemplare si ritiene non essere stato adoperato per usi “militari” veri e propri.

Qui di seguito le specifiche:

- Caratteristiche: Piaggio PD-808, trasporto leggero tuttofare

- Apertura alare: 13,20 m

- Lunghezza: 12,85 m

- Superfice alare: 20,90 m²

- Motori: 2 Rolls-Royce (Armstrong Siddeley) Viper 525 da 1360 kg (13,34 kn) di spinta ciascuno

- Carico utile: 8/10 passeggeri, o carichi, o attrezzature specializzate

- Peso massimo al decollo: 8165 kg

- Velocità massima: 852 km/h a 5950 m

- Autonomia operativa: 2045 km

Così come testimonia l’insegna qui in foto:

La città di Lucca, con quest’opera “monumentale”, composta da un aeromobile Piaggio-Douglas PD-808 donato dall'Aeronautica Militare Italiana, alla sezione lucchese dell'Associazione arma aeronautica, il 24 ottobre 2005. Ha voluto dedicare uno spazio memoriale, al trasvolatore atlantico lucchese Carlo Del Prete, a 77 anni dalla sua scomparsa con questa targa:

“Al pilota Carlo del Prete e gli aviatori lucchesi”

Carlo Del Prete, nato a Lucca nel 1897, morì a soli 31 anni (Rio De Janeiro) vittima di un tragico incidente aereo avvenuto in Brasile nell'agosto del 1928.

L'aviatore lucchese pilotò aerei come questo nella foto qui sotto, un Savoia Marchetti S 64 con il quale completò diverse imprese.

In verità Lucca ha dedicato a Del Prete tanto. Un viale che porta il suo nome, l'istituto per l'aiuto ai giovani, una lapide sulla casa natale in piazza S. Pietro e una scuola media.

Un ulteriore curiosità riguarda il costo della realizzazione dell’opera, sembra che ci siano voluti € 50.000, per realizzare il basamento, un contributo donato della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca. Il velivolo militare dismesso è stato smontato, trasportato e rimontato sulla piattaforma in cemento armato.

Alla fine è sempre divertente trovare qualcosa al di fuori del suo contesto “abituale”. Un aeroplano colorato in mezzo a un prato è simpatico e attrattivo, certamente ai bambini piace molto. Peccato che è scomodo arrivarne in prossimità e soprattutto la manutenzione è scarsa e si vede, nei quasi quindici anni trascorsi il colore si è sbiadito e gli elementi stanno facendo il loro corso.

Speriamo che qualcuno possa restaurarlo e magari posizionare una targa più visibile? No… poi non venite più qui, a leggere il post :)

Buon volo!