venerdì 22 giugno 2018

Come allontanare i gatti e la loro pipì in modo naturale?

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Il GATTO è un animale meraviglioso, apparentemente solitario e restio, invece dona gioia e affetto alle persone.
Viste le sue piccole dimensioni e la semplice "gestione" aiuta molto gli anziani, in special modo coloro che vivono soli.

Ne esistono di tantissime specie, insieme ai cani sono sicuramente i migliori animali da compagnia per noi uomini.

L'unico "difetto" se così possiamo chiamarlo è la loro pipì. Si perché l'URINA del nostro quadrupede peloso oltre a essere estremamente corrosiva, ha un ODORE molto forte e penetrante.
C'è una spiegazione:
In natura ciò serve come marcatore, in quanto il gatto animale territoriale, ci tiene a difendere la sua proprietà. La zona che copre, è di circa cinque chilometri di raggio dalla propria dimora. Che pattuglia continuamente, demarcando il perimetro emettendo feromoni.

I FEROMONI si trovano in diverse zone del corpo del felino, come tra i cuscinetti degli arti, sulla coda, la parte anale, bocca e guance. I feromoni più importanti però li troviamo nella saliva, feci e urina.

In casa, se il gattino non ha dei problemi di carattere psicologico, normalmente va a espletare i suoi bisogni nella lettiera. Basta mantenerla pulita e sostituirla quando necessario, e il dilemma è decifrato.

Se il micio non è nostro? E ha stabilito che è di sua pertinenza il garage, porta, finestra o altro, come si fa? Si potrebbe pensare a un opportunità magari allontanao i topi di campagna.

Una mattina, stavo per uscire di casa. Mi avvicino alla all'ingresso avvertendo subito un tanfo estremamente tenace, premetto che non ho animali domestici. Apro il portone e la puzza aumenta, spalanco la seconda porta (persiana) e scopro sulla parte che dà verso l'esterno un alone scuro, ebbene sì, pipì di gatto.

Indagando più approfonditamente, nel giardino trovo altre tracce di urina. Ma essendo lontane dall'abitazione non si avvertiva il miasma.

Onestamente vivo da diversi anni in questa abitazione, e non era mai capitato. Non ho vicini prossimi, e quelli confinanti non possiedono gatti, ma cani.

Ho immaginato a una pipì occasionale. Ho lavato l’uscio e i dintorni con acqua e sapone per pavimenti.

Giorno seguente medesima situazione, l’entrata dell’abitazione colpita nuovamente da minzione gattifera. Poi con il caldo tutto peggiora.

Allarme rosso, proprio nel punto d’accesso principale dell’appartamento. Un olezzo tremendo, bisognava trovare un RIMEDIO.

Innanzitutto tappa internet, googolando mi imbatto in pressappoco un milione di sistemi e merci varie: "Bisogna agire velocemente altrimenti diventa il loro ambiente di pertinenza e torneranno per sempre!", "Spray, candeggina, aceto, chimica, chimica e chimica", si parla di repellenti, disabituanti, dissuasori o diffusori di feromoni. In poche parole c'è di tutto e di più.

Non nascondo che mi sono allarmato in un primo momento, ho considerato che ci voleva solo un cane per tenerlo lontano.

Ragionando su come rimediare, era chiaro quello che non volevo fare. Non gradivo usare articoli chimici, prodotti nocivi che potessero recare danno al gatto o spaventarlo. Si vendono dispositivi con fotocellule che accendono una luce o spruzzano acqua. Non parliamo poi del costo.

Sono partito con una indagine, per individuarlo capire chi era e che combinava. Ho scoperto che si trattava di un gatto maschio senza collare, molto probabilmente randagio o comunque autonomo, e a mio avviso abbastanza giovane. 
Percorreva quasi sempre la stessa strada. Ho individuando i vari punti dove urinava (se non si riescono a vedere gli aloni, in commercio esistono delle lampade UV che rendono le macchie di pipì fluorescenti al buio).
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(foto al volo dell'amico peloso coi baffi)
Proveniva da un piccolo terreno di fianco semi abbandonato, passava sotto al muro dell’edificio, quello dove è situata la porta d'ingresso, per poi accedere in un grande campo.

Con dette informazioni ho deciso di adoperare alcuni metodi di PERSUASIONE NATURALE trovati in rete.

1 - LIMONE, sembra che non piace ai gatti, né sentore né colore e ne stanno lontani.

2 - PEPE, fiutando a terra il macinato vengono infastiditi come noi del resto, ciò li induce a debita distanza.

In breve ho sparso pezzi di limone e spremuto il succo sulle macchie di urina, sul battente e lungo il tragitto che faceva sul prato, accompagnata a una spolveratina di pepe.

Udite, udite ha funzionato, o meglio non transitava più di lì, quindi nessuna orinazione sul portone.
In ogni caso ritornava, mantenendo un divario di sei sette metri dal vecchio percorso.

Infatti comparvero nuove tracce su dei vasi di piante in quei pressi, per me andava bene così. L'importante era l’entrata principale salva.

Alcune settimana dopo viene a trovarmi un amico con il suo cane. Lo lascia libero di correre e giocare in giardino. A fine giornata mi accorgo che il cagnolone aveva mollato dei ricordini in un paio di punti. Lì ho avuto l'illuminazione diciamo così.

3 - A natura si risponde con natura. Ho lasciato per taluni giorni le deiezioni del cane, si certo il fetore è simile ma vale la pena il sacrificio, perché di fatto il gatto non si è più visto da queste parti.

Devo quindi dedurre che il cane marcando a sua volta il territorio manda un segnale. Il gatto ha avvertito un pericolo e adesso si mantiene alla larga.

Avete un gatto che fa pipì nel vostro angolo di verde?
Fatevi prestare un cane, lasciate per qualche tempo i sui escrementi in giro e problema risolto senza sofferenze per nessuno.


Un saluto a quattro zampe!

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