Il GATTO è un animale meraviglioso, apparentemente solitario
e restio, invece dona gioia e affetto alle persone.
Viste le sue piccole dimensioni e la semplice
"gestione" aiuta molto gli anziani, in special modo coloro che vivono soli.
Ne esistono di tantissime specie, insieme ai cani
sono sicuramente i migliori animali da compagnia per noi uomini.
L'unico "difetto" se così possiamo chiamarlo è la
loro pipì. Si perché l'URINA del nostro quadrupede peloso oltre a essere
estremamente corrosiva, ha un ODORE molto forte e penetrante.
C'è una
spiegazione:
In natura ciò serve come marcatore, in quanto il gatto animale
territoriale, ci tiene a difendere la sua proprietà. La zona che copre, è di
circa cinque chilometri di raggio dalla propria dimora. Che pattuglia
continuamente, demarcando il perimetro emettendo feromoni.
I FEROMONI si trovano in diverse zone del corpo del felino,
come tra i cuscinetti degli arti, sulla coda, la parte anale, bocca e guance.
I feromoni più importanti però li troviamo nella saliva, feci e urina.
In casa, se il gattino non ha dei problemi di carattere
psicologico, normalmente va a espletare i suoi bisogni nella lettiera. Basta
mantenerla pulita e sostituirla quando necessario, e il dilemma è decifrato.
Se il micio non è nostro? E ha stabilito che è di sua
pertinenza il garage, porta, finestra o altro, come si fa? Si potrebbe pensare a un opportunità magari
allontanao i topi di campagna.
Una mattina, stavo per
uscire di casa. Mi avvicino alla
all'ingresso avvertendo subito un tanfo estremamente tenace, premetto che non
ho animali domestici. Apro il portone e la puzza aumenta, spalanco la seconda
porta (persiana) e scopro sulla parte che dà verso l'esterno un alone scuro,
ebbene sì, pipì di gatto.
Indagando più approfonditamente, nel giardino trovo altre
tracce di urina. Ma essendo lontane dall'abitazione non si avvertiva il miasma.
Onestamente vivo da diversi anni in questa abitazione, e non
era mai capitato. Non ho vicini prossimi, e quelli confinanti non possiedono
gatti, ma cani.
Ho immaginato a una pipì occasionale. Ho lavato l’uscio e i
dintorni con acqua e sapone per pavimenti.
Giorno seguente medesima situazione, l’entrata
dell’abitazione colpita nuovamente da minzione gattifera. Poi con il caldo tutto peggiora.
Allarme rosso, proprio nel punto d’accesso principale
dell’appartamento. Un olezzo tremendo, bisognava trovare un RIMEDIO.
Innanzitutto tappa internet, googolando mi imbatto in
pressappoco un milione di sistemi e merci varie: "Bisogna agire
velocemente altrimenti diventa il loro ambiente di pertinenza e torneranno per sempre!", "Spray, candeggina, aceto, chimica, chimica e
chimica", si parla di repellenti, disabituanti, dissuasori o diffusori di
feromoni. In poche parole c'è di tutto e di più.
Non nascondo che mi sono allarmato in un primo momento, ho
considerato che ci voleva solo un cane per tenerlo lontano.
Ragionando su come rimediare, era chiaro quello che non
volevo fare. Non gradivo usare articoli chimici, prodotti nocivi che potessero
recare danno al gatto o spaventarlo. Si vendono dispositivi con fotocellule che
accendono una luce o spruzzano acqua. Non parliamo poi del costo.
Sono partito con una indagine, per individuarlo capire chi
era e che combinava. Ho scoperto che si trattava di un gatto maschio senza collare, molto
probabilmente randagio o comunque autonomo, e a mio avviso abbastanza giovane.
Percorreva
quasi sempre la stessa strada. Ho individuando i vari punti dove urinava (se non si
riescono a vedere gli aloni, in commercio esistono delle lampade UV che rendono
le macchie di pipì fluorescenti al buio).
(foto al volo dell'amico peloso coi baffi)
Proveniva da un piccolo terreno di fianco semi abbandonato,
passava sotto al muro dell’edificio, quello dove è situata la porta d'ingresso,
per poi accedere in un grande campo.
Con dette informazioni ho deciso di adoperare alcuni metodi
di PERSUASIONE NATURALE trovati in rete.
1 - LIMONE, sembra che non piace ai gatti, né sentore né
colore e ne stanno lontani.
2 - PEPE, fiutando a terra il macinato vengono infastiditi
come noi del resto, ciò li induce a debita distanza.
In breve ho sparso pezzi di limone e spremuto il succo sulle
macchie di urina, sul battente e lungo il tragitto che faceva sul prato,
accompagnata a una spolveratina di pepe.
Udite, udite ha funzionato, o meglio non transitava più di
lì, quindi nessuna orinazione sul portone.
In ogni caso ritornava, mantenendo un divario di sei sette
metri dal vecchio percorso.
Infatti comparvero nuove tracce su dei vasi di piante in
quei pressi, per me andava bene così. L'importante era l’entrata principale
salva.
Alcune settimana dopo viene a trovarmi un amico con il suo
cane. Lo lascia libero di correre e giocare in giardino. A fine giornata mi
accorgo che il cagnolone aveva mollato dei ricordini in un paio di punti. Lì ho
avuto l'illuminazione diciamo così.
3 - A natura si risponde con natura. Ho lasciato per taluni
giorni le deiezioni del cane, si certo il fetore è simile ma vale la pena il sacrificio, perché di fatto il gatto
non si è più visto da queste parti.
Devo quindi dedurre che il cane marcando a sua volta il
territorio manda un segnale. Il gatto ha avvertito un pericolo e adesso si mantiene alla larga.
Avete un gatto che fa pipì nel vostro angolo di verde?
Fatevi prestare un cane, lasciate per qualche tempo i sui
escrementi in giro e problema risolto senza sofferenze per nessuno.
Un saluto a quattro zampe!
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